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La didattica professionale ha l’obiettivo di far acquisire allo studente le competenze del profilo professionale che si intende formare. 
Si tratta di competenze di tipo tecnico-pratiche, e vengono acquisite in modo graduale e progressivo nel corso dei tre anni.

I laureati della classe SNT3 in funzione ai percorsi formativi previsti dal Corso di Laurea, devono raggiungere le competenze professionali teorico-pratiche indispensabili per conseguire la Laurea in Tecniche di Laboratorio Biomedico. Il raggiungimento delle competenze professionali si attua attraverso una formazione teorico-pratica, che includa anche l’acquisizione di competenze comportamentali e che venga conseguita nel contesto lavorativo dello specifico profilo professionale, così da garantire, al termine del percorso formativo, la piena padronanza di tutte le necessarie competenze e la loro immediata spendibilità nel mondo del lavoro.

L’attività formativa pratica e di tirocinio clinico viene svolta con la supervisione di Referenti e Guide professionali, appositamente assegnati nei laboratori frequentati, per un totale di 60 CFU (credito formativo universitario).

1 CFU = 25 ore di attività pratica; per un totale, nei 3 anni, di 1500 ore di Attività Formative Professionalizzanti.

Questa attività di tirocinio ha sede presso i laboratori di:
- Universita’ di Modena e Reggio Emilia;
- Azienda Ospedaliero Universitaria di Modena-Policlinico;
- Azienda Ospedaliero Universitaria di Modena-Baggiovara;
- Azienda USL di Reggio Emilia-Arcispedale S.M.N.
- Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia Romagna (ISZLER) – Sede di Modena e di Reggio Emilia.

Qualora lo studente abbia interesse ad approfondire attività specialistiche non comprese nella proposta curriculare del CdL, ha la possibilità di svolgere periodi di formazione all'esterno (tirocini e stage) come indicato nel regolamento delle Attività a scelta dello studente consultabile al link: http://www.cdltlb.unimore.it/site/home/didattica/attivita-a-scelta-a.s..html.

Primo anno, 300 ore totali previste (12 CFU), suddivise nelle  seguenti attività di laboratorio:
 - laboratorio di Anatomia Patologica - Azienda Ospedaliero Universitaria di Modena-Policlinico;
 - laboratorio di Analisi Chimico Cliniche( SSD Ematologia Diagnostica e Genomica Clinica) - Azienda Ospedaliero Universitaria di Modena-Policlinico;
 - laboratorio di  Chimica di Base - Dipartimento di Sanità Pubblica di Modena;
 - laboratorio di Tossicologia Diagnostica Avanzata- Azienda Ospedaliero Universitaria di Modena-Baggiovara.

Secondo anno, 525 ore totali previste (21 CFU), suddivise nei seguenti laboratori:
 - laboratorio di Anatomia Patologica - Azienda Ospedaliero Universitaria di Modena-Policlinico;
 - laboratorio di Anatomia Patologica – Azienda USL di Reggio Emilia-Arcispedale S.M.N.
 - laboratorio di Microbiologia - Azienda USL di Reggio Emilia- Arcispedale S.M.N; Laboratorio di Microbiologia- Azienda Ospedaliero Universitaria di Modena-Baggiovara
 - laboratorio di Virologia - Azienda USL di Reggio Emilia- Arcispedale S.M.N;
 - laboratorio di Microbiologia - Azienda Ospedaliero Universitaria di Modena-Baggiovara;
 - laboratorio di Endocrinologia - Azienda Ospedaliero Universitaria di Modena-Baggiovara;
 - laboratorio di Endocrinologia Traslazionale - Azienda Ospedaliero Universitaria di Modena-Baggiovara;
 - laboratorio di Farmacia - Azienda Ospedaliero Universitaria di Modena-Policlinico;
 - laboratorio di Analisi Chimico Cliniche( SSD Ematologia Diagnostica e Genomica Clinica)- Azienda Ospedaliero Universitaria di Modena-Policlinico; Laboratorio Unico di Baggiovara (BLU)- Azienda Ospedaliero Universitaria di Modena-Baggiovara;
 - laboratorio di Medicina Legale - Azienda Ospedaliero Universitaria di Modena-Policlinico;
 - laboratorio di Biologia Molecolare- Dipartimento di Sanità Pubblica di Modena.

Terzo anno, 675 ore totali previste (27 CFU), suddivise nei seguenti laboratori:
- laboratorio di Anatomia Patologica - Azienda Ospedaliero Universitaria di Modena-Policlinico;
- laboratorio di Analisi Chimico Cliniche(SSD Ematologia Diagnostica e Genomica Clinica) - Azienda Ospedaliero Universitaria di Modena-Policlinico;
- laboratorio di Anatomia Patologica - Azienda USL di Reggio Emilia- Arcispedale S.M.N;
- laboratorio Trasfusionale - Azienda USL di Reggio Emilia- Arcispedale S.M.N;
- laboratorio di Patologia Molecolare - Azienda Ospedaliero Universitaria di Modena-Policlinico;
- laboratorio Trasfusionale - Azienda Ospedaliero Universitaria di Modena-Policlinico;
- laboratorio di Microbiologia - Azienda Ospedaliero Universitaria di Modena-Policlinico;
- laboratorio di Virologia - Azienda Ospedaliero Universitaria di Modena-Policlinico.
- laboratorio dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia Romagna (ISZLER) – Sede di Modena e di Reggio Emilia.

PREMESSA

Il tirocinio professionale è una modalità di organizzazione delle attività formative fondamentale e indispensabile per il raggiungimento degli obiettivi del percorso triennale della Laurea in Tecniche di Laboratorio Biomedico.

Questa esercitazione ha lo scopo di sviluppare competenze professionali, ragionamento diagnostico e

pensiero critico. L’importanza di una preparazione non soltanto teorica ma anche "costruita sul campo" è universalmente riconosciuta nell’ambito delle professioni sanitarie. Il tirocinio è un’esperienza di apprendimento "protetta e guidata" e viene intesa come parte integrante del curriculum formativo; un processo che il Corso di Laurea in Tecniche di Laboratorio Biomedico organizza, supporta e controlla in maniera puntuale, precisa e strutturata.

Attraverso il tirocinio, infatti, gli studenti sono chiamati a svolgere un’operazione complessa di apprendimento la quale non è un’esperienza di "trasferimento" dalla teoria alla pratica di quanto conosciuto, ma consente anche di imparare facendo, applicando regole e principi che non possono essere trasmessi solo e unicamente con l’attività didattica.

Il tirocinio dunque non è semplicemente, come spesso si crede, una verifica a scopo puramente esercitativo, ma un vero e proprio processo di apprendimento, complementare e integrativo a quello teorico.

ART. 1) DEFINIZIONE

Il tirocinio professionale dello studente è una strategia formativa che prevede l’affiancamento allo studente tirocinante di un professionista esperto, in contesti sanitari specifici, al fine di apprendere le competenze previste dal profilo professionale. L’apprendimento in tirocinio avviene non solo attraverso la sperimentazione pratica ma anche attraverso l’integrazione dei saperi teorico – disciplinari, con la prassi operativa professionale ed organizzativa e il contatto con membri di uno specifico gruppo professionale.

Il tirocinio formativo secondo quando previsto dal Decreto Ministeriale in vigore alla data di stesura del presente regolamento e dall’Ordinamento Didattico del corso di Studio, può essere svolto presso strutture interne all'Ateneo o esterne convenzionate.

L’attività di tirocinio prevede l’acquisizione di 60 CFU nel corso dei tre anni del percorso formativo corrispondente a 1500 ore.

Le ore di tirocinio sono state suddivise con CFU crescenti nei tre anni secondo il seguente programma:

Primo anno, 300 ore totali previste (12 CFU), suddivise nelle  seguenti attività di laboratorio:
 - laboratorio di Anatomia Patologica - Azienda Ospedaliero Universitaria di Modena-Policlinico;
 - laboratorio di Analisi Chimico Cliniche( SSD Ematologia Diagnostica e Genomica Clinica) - Azienda Ospedaliero Universitaria di Modena-Policlinico;
 - laboratorio di  Chimica di Base - Dipartimento di Sanità Pubblica di Modena;
 - laboratorio di Tossicologia Diagnostica Avanzata- Azienda Ospedaliero Universitaria di Modena-Baggiovara.

Secondo anno, 525 ore totali previste (21 CFU), suddivise nei seguenti laboratori:
 - laboratorio di Anatomia Patologica - Azienda Ospedaliero Universitaria di Modena-Policlinico;
 - laboratorio di Anatomia Patologica – Azienda USL di Reggio Emilia-Arcispedale S.M.N.
 - laboratorio di Microbiologia - Azienda USL di Reggio Emilia- Arcispedale S.M.N; Laboratorio di Microbiologia- Azienda Ospedaliero Universitaria di Modena-Baggiovara
 - laboratorio di Virologia - Azienda USL di Reggio Emilia- Arcispedale S.M.N;
 - laboratorio di Microbiologia - Azienda Ospedaliero Universitaria di Modena-Baggiovara;
 - laboratorio di Endocrinologia - Azienda Ospedaliero Universitaria di Modena-Baggiovara;
 - laboratorio di Endocrinologia Traslazionale - Azienda Ospedaliero Universitaria di Modena-Baggiovara;
 - laboratorio di Farmacia - Azienda Ospedaliero Universitaria di Modena-Policlinico;
 - laboratorio di Analisi Chimico Cliniche( SSD Ematologia Diagnostica e Genomica Clinica)- Azienda Ospedaliero Universitaria di Modena-Policlinico; Laboratorio Unico di Baggiovara (BLU)- Azienda Ospedaliero Universitaria di Modena-Baggiovara.
 - laboratorio di Medicina Legale - Azienda Ospedaliero Universitaria di Modena-Policlinico.

Terzo anno, 675 ore totali previste (27 CFU), suddivise nei seguenti laboratori:
- laboratorio di Anatomia Patologica - Azienda Ospedaliero Universitaria di Modena-Policlinico;
- laboratorio di Analisi Chimico Cliniche(SSD Ematologia Diagnostica e Genomica Clinica) - Azienda Ospedaliero Universitaria di Modena-Policlinico;
- laboratorio di Anatomia Patologica - Azienda USL di Reggio Emilia- Arcispedale S.M.N;
- laboratorio Trasfusionale - Azienda USL di Reggio Emilia- Arcispedale S.M.N;
- laboratorio di Patologia Molecolare - Azienda Ospedaliero Universitaria di Modena-Policlinico;
- laboratorio Trasfusionale - Azienda Ospedaliero Universitaria di Modena-Policlinico;
- laboratorio di Microbiologia - Azienda Ospedaliero Universitaria di Modena-Policlinico;
- laboratorio di Virologia - Azienda Ospedaliero Universitaria di Modena-Policlinico.
- laboratorio dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell’Emilia Romagna (ISZLER) – Sede di Modena e Reggio Emilia.

OBIETTIVO

L’obiettivo del tirocinio è il raggiungimento delle competenze professionali che si attua attraverso una formazione teorica e pratica che includa anche l’acquisizione di competenze comportamentali conseguite nel contesto lavorativo specifico di ogni profilo, dal rispetto del codice deontologico della professione, così da garantire, al termine del percorso formativo, la piena padronanza di tutte le necessarie competenze e la loro immediata spendibilità nell’ambiente di lavoro.

Il tirocinio consiste nella partecipazione dello studente all'attività della struttura ospitante, in un giusto equilibrio tra quantità e qualità, in quanto non basta che lo studente abbia assolto il monte ore previsto ma soprattutto è fondamentale il raggiungimento degli obiettivi previsti dal piano di tirocinio. Le sedi e le modalità di frequenza sono concordate tra il coordinatore delle AFP insieme ai referenti della struttura ospitante.

Lo scopo del tirocinio è permettere allo studente di raggiungere, mantenere e sviluppare, una pratica professionale di alta qualità attraverso un sostegno mirato, che si propone anche di favorire lo sviluppo della responsabilità del discente in un clima organizzativo che permetta l’apprendimento.

L’attività di tirocinio non ha carattere di rapporto di lavoro, né può essere sostitutivo di attività aziendale o di prestazione professionale, ne sono espliciti impedimenti la natura stessa del rapporto studente/referente, oltre alle esigenze in materia assicurativa, alle normative sul lavoro e sulle responsabilità per eventuali danni provocati.

In particolare la finalità del tirocinio è di:

Sviluppare le competenze professionali ‐ il tirocinio facilita processi di elaborazione e integrazione dei saperi, delle conoscenze con le esperienze.

Sviluppare le identità e l’appartenenza professionale ‐ il tirocinio offre, fin da subito, le opportunità allo studente di un progressivo superamento d’immagini idealizzate della professione e successivamente lo aiuta a confermare e, soprattutto a rafforzare le motivazioni della sua scelta nonché a valorizzare gli aspetti etico – deontologici della professione.

Sviluppare la socializzazione anticipatoria al mondo del lavoro ‐ attraverso il tirocinio, lo studente viene a contatto con contesti organizzativi e inizia ad apprezzarne le relazioni lavorative, i rapporti interprofessionali, i valori, le abilità, i comportamenti lavorativi, quindi rappresenta anche una pre‐socializzazione al mondo del lavoro. Tuttavia è necessario precisare che il tirocinio è una strategia formativa e non un pre‐inserimento lavorativo, pertanto non sostituisce la necessità di un piano d’inserimento lavorativo del neolaureato al momento dell’assunzione per sviluppare le competenze specifiche di quel contesto.

La formazione degli studenti è garantita da referenti e guide di tirocinio dello stesso profilo professionale.

ART. 2) PREREQUISITI PER L ’ACCESSO AL TIROCINIO

Il coordinatore delle AFP ammette alla frequenza dell’esperienza di tirocinio gli studenti che hanno:

• Regolare frequenza al corso di formazione in modalità FAD per la prevenzione dei rischi e per la sicurezza nei luoghi di tirocinio (rischio biologico, rischio chimico etc...), organizzato da UNIMORE;

• Obbligo della frequenza ai seminari di presentazione tenuti dai referenti dei laboratori in cui lo studente andrà per svolgere il tirocinio. Eventuali assenze verranno recuperate in accordo con la disponibilità delle sedi formative;

• Giudizio di Idoneità rilasciato dalla Medicina del Lavoro (Sorveglianza Sanitaria dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Modena-Policlinico, dell'Azienda USL di Reggio Emilia, Arcispedale S.M.N, dall'Istituto Zooprofilattico) alla frequenza dei laboratori sedi di tirocinio;

• Visionato e firmato il documento contenente le corrette modalità di utilizzo, cura e lavaggio delle divise consegnate dall’Azienda Ospedaliero Universitaria di Modena-Policlinico (pantaloni e casacca).

ART. 3) AMMISSIONE AL TIROCINIO E PROPEDEUTICITÀ

All’inizio di ogni anno accademico viene consegnato agli studenti il percorso di tirocinio personalizzato, che prevede la frequenza obbligatoria per il 100% del monte ore previsto. Ogni richiesta di variazione nell’ambito della programmazione del tirocinio dovrà essere presentata per iscritto e motivata al coordinatore delle AFP, il quale sentito il parere della struttura ospitante e valutate le motivazioni della richiesta, verifica la possibilità e le modalità di modifica al programmato percorso di tirocinio.

Gli studenti possono chiedere periodi di formazione all'esterno della struttura sede del CdS (Università di Modena e Reggio) e delle strutture aziendali convenzionate di riferimento per il CdS (Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena Policlinico/Baggiovara, Azienda USL di Reggio Emilia-A SMN, Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell'Emilia Romagna, sede di Modena). I periodi di formazione esterni sono concessi per un tempo ben definito, allo scopo di apprendere eventuali tecnologie alternative a quelle previste dal percorso ufficiale del CdS o per raccogliere materiale utile alla preparazione della tesi di Laurea. A questi scopi, il Coordinatore/Direttore delle Attività Formative Professionalizzanti individua un responsabile esterno a cui affidare lo studente durante il periodo di formazione ed elabora un progetto formativo specifico, che esplicita l'accordo e la collaborazione della struttura ospitante, con connessa copertura assicurativa. La richiesta di tirocinio in strutture esterne deve comunque essere approvata dal Consiglio di CdS.

L’ammissione al tirocinio previsto per l’anno accademico successivo è subordinata al superamento dell’esame di tirocinio dell’anno precedente.

ART. 4) MODALITÀ DI SVOLGIMENTO DEL TIROCINIO E FREQUENZA

La frequenza al tirocinio è obbligatoria nella totalità della sua programmazione ed eventuali assenze devono essere recuperate possibilmente durante il periodo di permanenza nella sede di tirocinio. Nel caso in cui l’assenza sia considerevole si riprogramma il periodo.

Il tirocinio, dovrà essere svolto presso le strutture convenzionate, nei periodi stabiliti dal piano di tirocinio triennale, per il numero di CFU indicati dal Regolamento Didattico.

I criteri di selezione delle sedi di tirocinio si basano sui seguenti requisiti :

• Opportunità formative rilevanti nella formazione dello studente;

• Presenza di professionisti qualificati e competenti;

• Presenza di modelli professionali e organizzativi innovativi;

• Presenza di strumenti e pratiche operative tecnologiche avanzate.

La proposta di nuove sedi di tirocinio è responsabilità del coordinatore delle AFP e del presidente del CdL, il quale dopo un confronto con il Direttore della Struttura, propone al Consiglio di Corso l’avvio dell’iter di convenzione per la sede individuata.

Durante il tirocinio gli studenti svolgono le mansioni loro affidate quale adempimento dei propri obblighi di iscritti al Corso di Studio in Tecniche di Laboratorio Biomedico.

In merito alla frequenza, essa non potrà essere riconosciuta se il tirocinio viene svolto con orari diversi da quelli programmati e non autorizzati; manomissioni, falsificazioni di orari e/o firme o di orari controfirmati e non veritieri saranno oggetto di provvedimenti disciplinari. Qualora lo studente abbia conseguito un livello di pratica non adeguato nelle aree della sicurezza, conoscenza, abilità tecnico‐operativa, il referente in accordo con il coordinatore delle AFP, riformula e adatta una strategia di tirocinio idonea a superare le difficoltà manifestate dallo studente eventualmente prevedendo percorsi di tirocinio aggiuntivi e/o integrativi personalizzati. Il perdurare di queste condizioni verrà sottoposto al Consiglio di Corso di Studi.

ART. 5) SOSPENSIONE DEL TIROCINIO

Le motivazione che possono portare alla sospensione del tirocinio sono le seguenti:

1. Stato di gravidanza e maternità nel rispetto della normativa vigente;

2. Richiesta presentata in forma scritta e debitamente motivata da parte dello studente;

3. Errori od omissioni legati ad un comportamento superficiale e poco professionale dello studente che possono provocare danno all’utente (ad es. il non rispetto della riservatezza, legge privacy);

4. Studente che, con i suoi comportamenti o dichiarazioni, danneggia l’immagine delle Istituzioni di appartenenza e della Professione del Corso di Studio.

Nelle situazioni di cui ai punti 3 e 4 si attivano i procedimenti disciplinari secondo il "Regolamento

Didattico del CdS".

ART. 6) LIBRETTO – DIARIO DI TIROCINIO

Lo studente ritira il libretto‐diario presso la Sede del Corso di Studio prima dell'inizio del tirocinio di ogni anno accademico. Lo compila quotidianamente, annotando ogni giornata di tirocinio (data), la sede dove si è svolta l’attività di tirocinio e gli argomenti trattati giornalmente. Il libretto‐diario è controfirmato giornalmente o al termine del periodo stabilito sia dalla guida sia dal referente del laboratorio, che verifica la veridicità dei dati riportati dallo studente, al fine della certificazione delle presenze e dell'attività svolta.

Eventuali uscite anticipate rispetto all’orario stabilito devono essere sempre concordate col referente o col coordinatore delle AFP.

ART. 7) VALUTAZIONE COMPLESSIVA DEL TIROCINIO

Al termine di ogni esperienza di tirocinio i referenti della sede compilano un’apposita scheda dettagliata che riguarda sia gli aspetti qualificanti il tirocinio sia quelli comportamentali/relazionali, che sarà presa in considerazione in sede di esame per la corretta valutazione dello studente.

ART. 8) ESAME DI TIROCINIO

Lo studente non è ammesso all’esame di tirocinio nei seguenti casi:

• Mancato rispetto delle propedeuticità previste dal regolamento Didattico

• Mancato completamento dei CFU previsti nell’anno in corso dagli Ordinamenti Didattici.

L’esame di tirocinio è un esame curriculare con valutazione in trentesimi volto a valutare, attraverso un esame teorico-pratico, il livello di competenza, capacità e consapevolezza acquisita dello studente nel mettere in relazione i contenuti specifici appresi con la prassi organizzativa del tirocinio.

In presenza di valutazioni negative dell’esame di tirocinio il coordinatore delle AFP insieme ai referenti di struttura, definisce tempi e modalità per l’eventuale recupero dei tirocini insufficienti, che verranno programmati, compatibilmente con la ricettività delle strutture. Al termine di questo recupero lo studente è ammesso a sostenere nuovamente l’esame di tirocinio.

Modena, 28/01/2022
Prof.ssa Milena Nasi
Presidente del CdL in Tecniche
di Laboratorio Biomedico

Programmazione del tirocinio

L’attività di tirocinio prevede l’acquisizione di 60 CFU nel corso dei tre anni del percorso formativo
corrispondente a 1500 ore.
Obbligo di frequenza 100%.
L e ore di tirocinio sono state suddivise con CFU crescenti nei tre anni secondo il seguente programma:

 
ore di tirocinio
CFU
I ANNO
 
300 ore12 CFU
II ANNO
 
525 ore21 CFU
III ANNO675 ore27 CFU

In caso di infortunio durante il tirocinio clinico, lo studente deve immediatamente:

  • Informare il Coordinatore dell’Unità Operativa/Servizio o altro professionista referente;
  • Seguire le indicazioni specifiche dell'Ospedale/Struttura presso la quale sta svolgendo l'attività formativa (le stesse per dipendenti e studenti);
  • Far compilare al Coordinatore il modulo "Dichiarazione di presenza in tirocinio dello studente" e predisporre una copia dell'orario mensile pianificato;
  • Recarsi tempestivamente al Pronto Soccorso per la denucia e la compilazione della certificazione medica di infortunio lavorativo-Inail.

Informazioni specifiche per infortunio a rischio biologico

      a)  Se il paziente fonte è noto, è necessario richiedere il suo consenso scritto utilizzando l'apposito modulo, disponibile presso  l' Unità Operativa/Servizio, per poter eseguire tutti o in parte gli esami ematici relativi a epatite B, C e HIV. Ottenuto il consenso è possibile eseguire il prelievo al paziente e recarsi presso il Pronto Soccorso, con la provetta del paziente e un campione ematico dello studente infortunato, nel più breve tempo possibile (tempo ottimale entro 4 ore dall'infortunio).

       b)  Se il paziente fonte non è noto, recarsi presso il Pronto Soccorso nel più breve tempo possibile con un campione ematico dello studente infortunato e seguire le indicazioni fornite.

Nel caso in cui il paziente noto non fornisca il consenso all'esecuzione degli esami ematici, comportarsi come al punto b)    

Infortunio in itinere

Qualora l'infortunio avvenga in itinere, ossia 30 minuti prima dell’inizio dell’orario di tirocinio/lezione o 30 minuti dopo il termine, lo studente dovrà recarsi al Pronto Soccorso e seguire le indicazioni fornite (le stesse per dipendenti e studenti).

In tutti i casi di infortunio

Dopo aver seguito le indicazioni specifiche dell'Ospedale/Struttura presso la quale sta svolgendo il tirocinio, lo studente infortunato dovrà recarsi tempestivamente ed inderogabilmente entro le 48 ore dall’evento alla reception del Centro Servizi, Policlinico, via del Pozzo 71, oppure al Campus San Lazzaro Pad. De Santis via Amendola,2 (RE) rif. Artioli Benedetta Centro Servizi (UNIMORE) il cui personale provvederà alla raccolta della seguente documentazione:

  • Certificazione medica di infortunio lavorativo-Inail rilasciata dal Pronto Soccorso;
  • Dichiarazione di presenza in tirocinio dello studente infortunato (compilato dal Coordinatore tecnico), da parte dell’Azienda ospitante.
  • Programmazione mensile dell'orario dello studente infortunato.
  • Codice fiscale dello studente infortunato.

Nel caso in cui lo studente infortunato non sia in grado di recarsi personalmente al suddetto ufficio, la persona da lui delegata dovrà presentarsi munita della copia della carta d'identità e della tessera sanitaria dello studente.

In data 20/07/2023 dal ministero della salute è arrivata una e-mail per la Sig.ra Stoyanova, per tirocinio di adattamento. La Sig.ra Stoyanova ha iniziato il tirocinio in data 02/10/2023 nel laboratorio Anatomia Patologica del Policlinico di Modena come concordato e finirà il suo percorso a maggio 2024